Domande e Risposte
La Scuola S.I.M.D.O. è e resta nel tempo un punto di riferimento per ogni chiarimento. Nel frattempo questa sezione è dedicata ad approfondire la conoscenza sui moduli formativi, sulle possibilità di sbocco professionale, sulle abilitazioni necessarie e sulla normativa in generale.
Se il tuo sogno è quello di lavorare con i massaggi, la strada per la formazione è da diversi anni più chiara, grazie alla normativa del 2013 maggiormente definita. In data 10 febbraio 2013 è entrata in vigore la legge n. 4 del 2013 in materia di “Regolamentazione delle professioni non protette”, approvata in data 14 gennaio 2013 da Camera e Senato e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 22 del 26 gennaio 2013.
Tale legge ci porta a ritenere che l’attività di massaggiatore “di benessere” rientri nell’ ambito di applicazione dalla legge n. 4/2013 e, pertanto, sia da ritenere “liberalizzata” a patto di non sconfinare nei campi d’azione riservati alle professioni sanitarie, quindi nel settore medico, fisioterapico e infermieristico ed estetico.
La formazione per i massaggiatori o massaggiatrici, segue le normative che regolamentano questa figura professionale, definita operatore del massaggio. Per diventare massaggiatore professionista, è obbligatoria la frequentazione di specifici corsi di massaggio, dal livello base a quello specialistico, tenuti da scuole abilitate a rilasciare titoli validi a livello legale, per poter esercitare la professione.
L’ Attestato di Formazione è il riconoscimento che viene rilasciato dalle scuole dedicate all’arte dei massaggi, alla fine di un percorso formativo che dura in modo variabile, a seconda delle specializzazioni che si intendono seguire.
Un corso base di massaggio, di regola impostato su circa 60-100 ore, prevede il superamento di un esame e la possibilità, in tal modo, di ottenere dei riconoscimenti da organismi.
Al termine dell’esame, se il risultato viene giudicato positivo, l’ Attestato Professionale di operatore del massaggio viene consegnato, per essere poi utilizzato ai fini professionali. Sia per un colloquio di lavoro come massaggiatore sia per l’apertura di un centro massaggi in proprio.
Il diploma, deve essere conforme alle direttive riportate nell’art.7 della Legge n.4 del 14.01.2013 (G.U. 26.01.2013), dove si parla esplicitamente di un inquadramento legislativo dell’operatore del massaggio, al pari di altre professioni non regolamentate dall’albo professionale. Ovvero, i massaggiatori non hanno la necessità di iscrizione ad un albo dei professionisti (come ad esempio gli avvocati, gli architetti, etc.) e, per questo, possono esercitare la propria professione senza una particolare e ulteriore abilitazione.
Gli attestati o diplomi rilasciati da scuole di massaggio riconosciute, quindi, già autorizzano alla pratica professionale dei massaggi olistici, massaggi benessere o sportivi.
Per l’apertura di un’attività in proprio come centro massaggi, le leggi a riguardo sono regolate al livello regionale o locale ma, in linea di massima, è possibile creare un’attività professionale autonoma aprendo un locale e una partita IVA come operatore del massaggio.
La responsabilità civile verso terzi per il proprio operato, è un fattore importante ed è bene informarsi su eventuali assicurazioni a riguardo.
È importante, comunque, non confondere il massaggio dedicato al benessere e il suo relativo diploma da massaggiatore professionale, con i massaggi che sono invece di tipo terapeutico o di tipo estetico, praticabili solo da estetisti e fisioterapisti, forniti di un diploma ben differente.
Le scuole o accademie dedicate al massaggio estetico sono quelle che forniscono il diploma di qualifica di estetista, anch’esso spesso riconosciute a livello nazionale e internazionale.
Un diploma che consente l’apertura di un centro estetico, oppure di lavorare con tecniche e macchinari dedicati ai trattamenti estetici presso i centri benessere o di bellezza.
Per i fisioterapisti, invece, esistono degli specifici diplomi del Corso di Laurea in Fisioterapia, organizzati di regola presso le facoltà di medicina e chirurgia (D.M. 270/04).
E’ possibile lavorare in due modi:
- come lavoratori dipendenti (p.e. come operatori del benessere) presso centri estetici, hotel, centri benessere, spa, ecc. Rimane indispensabile che presso tali strutture sia presente un’estetista, un medico o un fisioterapista.
- diventare liberi professionisti e lavorare in proprio aprendo una partita IVA nel settore benessere .
Aprire una partita IVA è semplice e gratuito se lo fate di persona.
E’ necessario compilare il modello AA9/7 che poi va consegnato all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate più vicino al proprio domicilio fiscale, o presso un Ufficio IVA o presso un commercialista.
Presso l’Ufficio dell’Agenzia delle entrate la pratica è gratuita.
In ogni caso per la scelta del regine fiscale più idoneo alle vostre esigenze è meglio contattare un commercialista.
Si! E’ possibile ma con il vincolo di NON ospitare/utilizzare le macchine elettromedicali perché sono appannaggio esclusivo di estetiste/fisioterapisti: il massaggiatore non può sconfinare nei campi d’azione riservati alle professioni sanitarie, cioè nel settore medico, fisioterapico e infermieristico.
Si! E’ possibile aprire un centro massaggi, ma prima è meglio contattare un commercialista.
Il corso più indicato per iniziare da principianti è quello del MASSAGGIO BASE, che fornisce un’ottima base completa da cui partire e comprende le metodiche di massaggio occidentale, quelle che sono generalmente le più richieste, sia presso i centri specializzati che privatamente.